Il viaggio dell’eroe. Come funziona lo storytelling che funziona

Valentina Di Michele
3 min readJan 15, 2018

Il viaggio dell’eroe è un modello narrativo sviluppato dallo sceneggiatore Christopher Vogler e basato sugli studi dello storico junghiano Joseph Campbell (L’eroe dai mille volti, 1973).

E’ basato su archetipi e suddiviso per tappe che portano l’eroe a completare il suo processo dall’auto-consapevolezza parziale a quella completa.

Il viaggio dell’eroe è utilizzato sopratutto come schema narrativo, con la scansione di tappe che creano l’intrigo e danno un ritmo avvincente alla storia.

Il viaggio

L’eroe del racconto (fiaba, epica, romanzo o racconto orale) è il protagonista dello storytelling e percorre un viaggio che lo porta da uno stato di quiete ad un nuovo stato di quiete più ricco attraverso ostacoli e prove.

All’inizio della storia, l’eroe è spinto a compiere un viaggio reale o metaforico (chiamata all’avventura). Qualcosa o qualcuno gli chiede di risolvere un mistero o di compiere una prova in cambio di una ricompensa reale o morale. L’eroe tentenna e ha dei dubbi: non si sente pronto o teme di non essere all’altezza.

Un evento soprannaturale (un sogno, un pensiero, una voce interiore) lo spinge però a partire.

Presto l’eroe si ritrova nel “ventre della balena”: ha di fronte un ambiente pericoloso (il bosco buio, il mare profondo, il deserto, la montagna e tutti i loro simboli). Il percorso è avverso, e l’eroe è prossimo alla rinuncia.

Nel momento più difficile, gli viene incontro un aiuto magico, che promette di salvarlo quando ne avrà bisogno.

Al momento dell’iniziazione, che vede la benedizione dei padri (reali o putativi) seguono la benedizione, ovvero il segno che l’eroe può riuscire nel suo intento e la ripartenza, e l’apoteosi, ovvero la soluzione del problema.

La strada del ritorno non è però in discesa: lo attendono le ultime difficoltà e il miracolo salvataggio finale ce lo riporta a casa, sano e salvo, più consapevole, più ricco e felice di quanto non fosse alla partenza.

La consapevolezza

In chiave simbolica, il viaggio dell’eroe contiene un passaggio di stato dalla consapevolezza parziale a quella totale e più appagante.
Il viaggio dell’eroe è un percorso di crescita e di maturazione, un vero racconto di formazione che attraverso il cambiamento conduce ad una vita piena e di padronanza di sé. La chiave simbolica è chiaramente molto utilizzata al cinema, con la visione ottimistica del motto latino “per aspera ad astra”.

La struttura del racconto

Come si utilizza questo schema per rendere più coinvolgente una storia, un racconto o anche semplicemente un articolo di un blog?

Lo schema può essere semplificato mantenendo i suoi punti cardinali: la preparazione al viaggio, la prova, la risoluzione magica, il ritorno a casa. La partenza è la decisione di intraprendere uno studio che si sa difficile e impegnativo.

Il percorso è irto di ostacoli spesso insormontabili (interni, cioè propri dello studio, e ambientali), che scoraggiano chi cerca. Nel momento più difficile, un aiuto esterno arriva al narratore: è la voce di un saggio, un amico o una illuminazione “soprannaturale” che offre la chiave di volta al problema.

L’illuminazione apre una nuova fase di risoluzione: è necessario però superare alcune piccole prove (di solito burocratiche) per arrivare vittoriosi al finale.

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